lunedì 19 febbraio 2007

Anche i PASOLINI sbagliano...


Riporto il famoso pezzo dove PPP(pierp pasolini) accusava gli studenti, impegnati in scontri con la polizia, di essere "figli di papa' "(avete mai visto qualcuno che e' figlio del bisnonno? mha..)...a seguito un commento di Sergio Segio(SIRIO), ex leader di Prima Linea.

Avete facce di figli di papa'
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perche' i poliziotti sono figli dei poveri.
A Valle Giulia,ieri,
si e' cosi' avuto un frammento di lotta di classe:
e voi, amici(benche' dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti(che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici... {...}.

Considerazione di Sergio Segio:
"Al di la' di ogni considerazione, risulta difficile offrire fiori mentre mulinano i manganelli. E il fumo dei lacrimogeni i fiori li fa appassire subito.
Pasolini, capace di grandi denunce contro il potere, in quel momento non aveva voluto tenere conto di una drammatica contabilitá, che aveva scandito le lotte operaie e contadine sin dall'immediato dopoguerra. La celere della polizia, istituita dal ministro dell'interno democristiano Mario Scelba proprio per reprimere le manifestazioni popolari, dal 1946 al 1968 aveva gia' ucciso almeno 129 persone nel corso di eventi di piazza. Quando, il 19 novembre 1969, per la prima volta mori' un poliziotto, Antonio Annarumma, durante gli scontri accaduti davanti al teatro Lirico di Milano, i cartelli dei dimostranti ricordarono l'enorme disparita' di quelle cifre. E anche quella morte fu comunque un evento non voluto, un fatto accidentale.{...}Nessuno del resto ricorda che l'ingresso nelle forze di polizia era precluso per chiunque avesse, in proprio o anche solo come lontana parentela, simpatie di sinistra. E questo anche durante gli anni settanta, almeno sino alla riforma della pubblica sicurezza. O che, ancora negli anni sessanta, 62 dei 64 prefetti di prima classe provenivano dai ranghi dell'amministrazione dello stato del regime mussoliniano. E cosi' pure tutti i 241 viceprefetti, i 135 questori e i 139 vicequestori. O che negli anni della strage di Piazza Fontana e delle lotte operaie e studentesche il questore di Milano era Marcello Guida, gia' direttore del confino fascista di Ventotene. L'unico poliziotto che ebbe il coraggio di denunciare le violenze del reparto celere nei primi anni settanta, venne a lungo preseguitato, processato ed emarginato. Sara' reintegrato solo nel 1979.
Poi, nel 1975, l'anno che vide l'affermazione delle giunte rosse a Roma, Torino, Napoli, Milano, arrivo' l'apposita legge Reale, a rendere ancora piu' facile e impunito l'uso delle armi da parte di polizia e carabinieri. E i numeri vedranno una vertiginosa impennata. Dal 1975 all'inizio del 1989 gli uccisi da parte delle forze dell'ordine a posti di blocco o per strada, sono stati 254, i feriti 371."
(da Una Vita In Prima Linea di Sergio Segio).