domenica 9 dicembre 2007

da "Ilona Arriva con La Pioggia" di Alvaro Mutis


Non ho mai creduto in ciò che la gente chiama sfortuna, intesa come condizione stabilita dal fato senza che si possa avere ingerenza nel suo mutare o nel suo orientamento. Penso si tratti di un certo ordine, esteriore, estraneo a noi, che imprime un ritmo contrario alle nostre decisioni e ai nostri atti, ma che in nulla deve danneggiare le nostre relazioni con il mondo e le sue creature. Quando una di queste bufere infuria su di me, continuo a godere della compagnia dei miei amici di bar, della complicità delle amanti occasionali, del dialogo con le sagge e flemmatiche "madames" delle case d'appuntamento e a dividere con alcuni esperti e assai stimati amici, dispersi in diversi angoli del pianeta, la speculazione sul destino delle grandi dinastie d'occidente, segnato spesso da quelle unioni fatali per evidenti fini politici e che cambiano poi tutta la storia per diversi secoli.
A Puerto Rico, ad esempio,continuo a meditare con un carissimo e più che eminente storico, sulle conseguenze del matrimonio di Maria Di Borgogna con Massimiliano D'Austria.
Il perdersi in simili labirinti, che ai neofiti può sembrare un occupazione sterile, mi sembra molto più pratico e concreto che prendere a testate, come un capretto, le circostanze estranee a noi che congiurano per complicare il lato puramente utilitario della nostra vita che è, senza dubbio, il più irreale e inafferrabile, data la sua elementare e irrimediabile idiozia.

da "Ilona Arriva con La Pioggia" di Alvaro Mutis

venerdì 5 ottobre 2007

volontariato in Nicaragua


In Nicaragua esistono molte possibilità di lavorare nel volontariato. Molte, ma non tutte, delle occupazioni nell’ambito del volontariato richiedono la disponibilità per un periodo di tempo minimo. Solitamente, questo periodo va da 1 a 3 mesi, ma poiché molti dei viaggiatori che vorrebbero rendersi utili hanno solo due o tre settimane di vacanze, le organizzazioni di volontariato hanno cominciato a proporre sempre più spesso opportunità di lavoro per periodi più brevi; un'altra possibilità è quella di rivolgersi alle scuole di lingue o alle università che si frequentano in patria. Prima di prendere impegni, è meglio effettuare le ricerche del caso, leggere le clausole legate alle diverse posizioni e parlare con persone che hanno già effettuato volontariato.

Per raccogliere informazioni sul mondo della cooperazione e del volontariato internazionali in Italia, potete consultare il sito istituzionale dell’ Associazione delle Ong italiane (www.ong.it ), che fornisce un elenco aggiornato delle organizzazioni non governative con progetti attivi in vari paesi del mondo. Attraverso queste ultime potrete realizzare esperienze di volontariato, di servizio civile internazionale o viaggi di conoscenza dei paesi del Sud del mondo, nonché avviare progetti di sostegno a distanza e molto altro ancora. Fra le organizzazioni straniere consigliamo:

Earthwatch (www.earthwatch.com ) Offre possibilità di volontariato spesso dispendiose.

Habitat for Humanity (www.habitat.org ) Ecco a chi rivolgervi se desiderate essere coinvolti in progetti di costruzione di abitazioni per i senzatetto, principalmente negli altipiani settemtrionali.

Seeds Of Learning (tel 001-707-939-0471; sito: www.seedsoflearning.com) è un organizzazione no-profit che manda gruppi di lavoro nel Salvator o in Nicaragua per aiutare a costruire o attrezzare scuole.

Transitions Abroad (www.transitionsabroad.com ) Ottima fonte per trovare lavoro remunerato, contatti e posizioni nel volontariato, dai lavori nelle piantagioni di mangrovie sulla costa dello Yucatan all’educazione sessuale dei lavoratori del Guatemala.

Volunteer Abroad (www.volunteerabroad.com ) Una serie di opportunità di volontariato, corsi di studio all’estero e periodi di internato, elencate per paese, oltre a molte altre risorse utili. Sono anche disponibili posti di lavoro remunerato per insegnanti e opportunità per studenti delle scuole superiori.

giovedì 5 luglio 2007

come un anomalia...















[......]

la maggioranza sta... la maggioranza sta... recitando un rosario

di ambizioni meschine

di millenarie paure

di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla

l'orribile varietà

delle proprie superbie

la maggioranza sta....

come una malattia

come una sfortuna

come un'anestesia

come un'abitudine


..... per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione

e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi

per consegnare alla morte una goccia di splendore

di umanità... di verità
[..........]
ricorda Signore questi servi disobbedienti

alle leggi del branco

non dimenticare il loro volto

che dopo tanto sbandare

è appena giusto che la fortuna li aiuti

come una svista

come un'anomalia

come una distrazione

...come un dovere...

lunedì 4 giugno 2007

M A Y A (LA) ! ! !


no comment....se sapesse cosa mi e` successo...cioe`...cazzo...
da fuori di zucca.
io AMO questa citta`, AMO Tokyo(beh, a volte la odio anche, ma non questa volta!) :-)

lunedì 19 febbraio 2007

Anche i PASOLINI sbagliano...


Riporto il famoso pezzo dove PPP(pierp pasolini) accusava gli studenti, impegnati in scontri con la polizia, di essere "figli di papa' "(avete mai visto qualcuno che e' figlio del bisnonno? mha..)...a seguito un commento di Sergio Segio(SIRIO), ex leader di Prima Linea.

Avete facce di figli di papa'
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perche' i poliziotti sono figli dei poveri.
A Valle Giulia,ieri,
si e' cosi' avuto un frammento di lotta di classe:
e voi, amici(benche' dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti(che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici... {...}.

Considerazione di Sergio Segio:
"Al di la' di ogni considerazione, risulta difficile offrire fiori mentre mulinano i manganelli. E il fumo dei lacrimogeni i fiori li fa appassire subito.
Pasolini, capace di grandi denunce contro il potere, in quel momento non aveva voluto tenere conto di una drammatica contabilitá, che aveva scandito le lotte operaie e contadine sin dall'immediato dopoguerra. La celere della polizia, istituita dal ministro dell'interno democristiano Mario Scelba proprio per reprimere le manifestazioni popolari, dal 1946 al 1968 aveva gia' ucciso almeno 129 persone nel corso di eventi di piazza. Quando, il 19 novembre 1969, per la prima volta mori' un poliziotto, Antonio Annarumma, durante gli scontri accaduti davanti al teatro Lirico di Milano, i cartelli dei dimostranti ricordarono l'enorme disparita' di quelle cifre. E anche quella morte fu comunque un evento non voluto, un fatto accidentale.{...}Nessuno del resto ricorda che l'ingresso nelle forze di polizia era precluso per chiunque avesse, in proprio o anche solo come lontana parentela, simpatie di sinistra. E questo anche durante gli anni settanta, almeno sino alla riforma della pubblica sicurezza. O che, ancora negli anni sessanta, 62 dei 64 prefetti di prima classe provenivano dai ranghi dell'amministrazione dello stato del regime mussoliniano. E cosi' pure tutti i 241 viceprefetti, i 135 questori e i 139 vicequestori. O che negli anni della strage di Piazza Fontana e delle lotte operaie e studentesche il questore di Milano era Marcello Guida, gia' direttore del confino fascista di Ventotene. L'unico poliziotto che ebbe il coraggio di denunciare le violenze del reparto celere nei primi anni settanta, venne a lungo preseguitato, processato ed emarginato. Sara' reintegrato solo nel 1979.
Poi, nel 1975, l'anno che vide l'affermazione delle giunte rosse a Roma, Torino, Napoli, Milano, arrivo' l'apposita legge Reale, a rendere ancora piu' facile e impunito l'uso delle armi da parte di polizia e carabinieri. E i numeri vedranno una vertiginosa impennata. Dal 1975 all'inizio del 1989 gli uccisi da parte delle forze dell'ordine a posti di blocco o per strada, sono stati 254, i feriti 371."
(da Una Vita In Prima Linea di Sergio Segio).

sabato 20 gennaio 2007

Non sono ne' ACQUOMANE ne' EROINOMANE ma ritengo giusto legalizzare tutte le droghe(ma non usare le pesanti!!)

Come era ovvio e come
i governi, spinti dalla loro solita ottusità e dai traffici illeciti che in qualche modo devono pur alimentare, non vogliono capire: non è la sostanza che è dannosa, la cosiddetta "droga", ma l'uso che se ne fa. Ogni sostanza, ogni "demoniaca droga" ha la sua soglia che separa uso da abuso.
Si muore anche di acqua, non solo di eroina. La differenza è soprattutto nella quantità: per morire di acqua ce n'è bisogno in quantità maggiore rispetto all'eroina ma dovrebbe essere una facoltà propria di ogni singolo individuo quella di saper discernere tra uso e abuso in particolare per una sostanza delicata come l'eroina. Di eroina non si muore, neanche di acqua si muore. Ma di abuso di eroina si muore, e anche di abuso di acqua.
E' di queste ore la notizia di una donna morta per avere ingoiato troppa acqua: overdose da acqua e non è uno scherzo...è successo davvero: in California.
Ora che facciamo ? proibiamo l'acqua ?
Come fare entrare nell'ottusità di tante menti che è l'uso sbagliato che si fa di una cosa ad essere potenzialmente pericoloso, non la cosa in se. I coltelli da cucina possono con molta facilità uccidere una persona...e allora che facciamo? li proibiamo ?
Per scoraggiare le persone dall'uso delle sostanze potenzialmente più dannose bisognerebbe dire a queste persone: "è stupido..." non "è vietato..." .
Il paternalismo lasciamolo fare ai genitori, lo stato si facesse i cazzi suoi.
Le droghe vanno legalizzate, tutte, anche quelle "pesanti".
ecco la notizia della donna morta per overdose d'acqua(la potete facilmente trovare cercando con google):

(CALIFORNIA) - Morire per aver bevuto troppa acqua. Succede anche
questo, protagonista una donna che aveva partecipato a un concorso
radiofonico a Sacramento, in California: vinceva chi riusciva a
ingurgitare più acqua (circa 2 litri ogni 15 minuti) senza andare al
bagno. Una «prova del fuoco» che le è costata la vita: Jennifer
Strange, 28 anni, è morta poco dopo aver fatto rientro a casa. Il
medico legale ha confermato che è stata uccisa dalla quantità
eccessiva di acqua ingurgitata durante il concorso